Venezia73: Tarde Para la Ira, la vendetta è un piatto che va servito freddo

Venezia73: Tarde Para la Ira, la vendetta è un piatto che va servito freddo

September 6, 2016 0 By Elisabetta Da Tofori

tarde para la ira posterUnico film spagnolo che esordisce in questa 73ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica all’interno della sezione Orizzonti e film di debutto del giovane regista madrileño Raúl Arévalo, Tarde para la ira risulta un prodotto equilibrato e ragionato, in modo da costruire una trama saggiamente articolata: la vendetta di un uomo covata per lungo tempo, meditata e ponderatamente messa in atto attraverso una brutalità disumana.

Il film, strutturato sul modello della tragedia greca, si compone di un breve prologo, introduzione che si sviluppa in tempi rapidi e frenetici seguito da 5 capitoli; distinguiamo le prime quattro sezioni: il Bar, la Famiglia, Ana e Curro, dove in una quarantina di minuti vengono presentati gli ambienti principali, i valori dominanti e i personaggi di questa inattesa vicenda. Mentre nell’ultima parte si ha un crescendo nella narrazione grazie ad un ritmo serrato delle vicende fino all’acquietarsi delle acque nella parte finale. Il regista, quasi con un omaggio al cinema tarantiniano, apre e conclude la vicenda del thriller/noir con i titoli di testa e di coda nel tipico giallo sgargiante su sfondo nero. Un’introduzione breve con movimenti di macchina rapidi e veloci che mettono in scena una rapina ad una gioielleria, la fuga, la polizia e l’interruzione della ritirata.

La vicenda riprende otto anni dopo e incontriamo José un misterioso uomo di mezza età che nella durezza del suo volto risulta criptico all’interpretazione collettiva; si inserisce all’interno della vita di un piccolo quartiere cittadino, dove entra in contatto con la cerchia di abitanti che abitano il sobborgo urbano. Ben presto la fase esplorativa si concluderà per sfociare nella violenza più cieca e disumana. Un rancore, una vendetta pianificata, meditata e calcolata per anni che si consuma tutta con una furia spietata nel giro di pochi giorni.

È un viaggio on the road alla ricerca di vecchi compagni di pandilla, e dopo anni troviamo chi è rimasto lo stesso, chi ha è cambiato e chi deve essere dimenticato. Una crudeltà silenziosa, consapevole e implacabile, talmente imprevedibile che dallo statico inizio, senza particolari avvenimenti, esplode in una tempesta a ciel sereno. Sicuramente un prodotto vincente.

Tarde-para la ira

Elisabetta Da Tofori
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