LEGO Ninjago – Il Film, la formula riproducibile targata LEGO.

LEGO Ninjago – Il Film, la formula riproducibile targata LEGO.

October 11, 2017 0 By Gabriele Barducci

lego ninjago poster

C’era da aspettarselo un po’. Forte del successo del brillante The LEGO Movie, Warner e LEGO non se lo sono fatti ripetere due volte: franchise, spin-off, videogames, libri e tutto quello che concerne il marketing di un prodotto di successo, ma è anche giusto che sia così.
Con i dubbi attorno quel LEGO Batman – Il Film, spazzati via dalla stessa pellicola – aiutata anche dal carisma particolarmente estroverso del personaggio – il secondo spin-off nel giro di pochi mesi è LEGO Ninjago – Il Film, ramo cinematografico dell’omonima serie tv, sempre realizzata in computer grafica.

Non ci si sofferma su trame o simili, dato che questo rappresenta il peggior lato del film, ovvero quello di aver standardizzato una formula vincente. “Squadra che vince non si cambia” un ottimo motto che ha sempre visto un inesorabile crollo a favore del fattore della prevedibilità. LEGO Ninjago, senza alcun tipo di attesa o speranza è, semplicemente, un film spento, chiuso in quegli stessi elementi che ne hanno sancito la vittoria.
In virtù del fatto che il pubblico piccolo avrà dosi elevate di divertimento, lo spettatore più adulto, conscio dello spettacolo che si troverà davanti, potrà non uscire dalla sala con la stessa brio che può suscitare la visione dei precedenti due film LEGO.
La contaminazione con il nostro mondo, il reale, accompagnato da una ramificazione interna che prediligeva il genere parodistico – senza scordarsi di rubare dalle citazioni del miglior genere o anche dal videoludico – i film LEGO si sono sempre confermati compatti e coerenti con la loro missione di creare un prodotto d’intrattenimento quasi alternativo, diverso dai prodotti della Pixar, Disney o Dreamworks, più incentrati su quell’anima pop, quella voglia di rompere qualche barriera.

Ciò che rende veramente difficile inquadrare un prodotto del genere è il voler riproporre nuovamente morali viste e narrate altrove. Tutti temi importanti e di spessore, quali il rapporto con la famiglia, ancor di più quello tra padre e figlio, il valore dell’amicizia e del credere in noi stessi, ma altresì trattati proprio nelle due precedenti pellicole.
Questo, in un’ottima di pura analisi, è quasi un campanello d’allarme in quanto c’è questo grande, grandissimo rischio di cadere in un’altra trappola ripetitiva, dove cambia il setting, ma si va a narrare sempre la solita storia ed è qualcosa che, per un prodotto che aveva portato freschezza, è davvero una deriva impensabile.
Ci piace pensarlo dunque, questo LEGO Ninjago, come un progettino più piccolo, tanto da testare potenzialità in ambito di animazione, invece di essere un capitolo importante e di qualità.
Grande fiducia quindi per i successivi.

lego ninjago 3

Gabriele Barducci