RomaFF12: Spielberg, vedere il cinema con gli occhi di un bambino

RomaFF12: Spielberg, vedere il cinema con gli occhi di un bambino

November 9, 2017 0 By Gabriele Barducci

spielberg posterCome è noto, il direttore della Festa del Cinema di Roma, Antonio Monda, è un grande appassionato di Spielberg tanto che, in conferenza stampa durante la presentazione dell’evento, ha placato subito i curiosi “ho provato a chiedere il nuovo film di Spielberg ma lo stanno ancora montando”. Nulla, ma quasi con la necessità di portare qualcosa targato Steven Spielberg si è ripiegato sul noto documentario della HBO intitolato, appunto, Spielberg, una cavalcata di decenni da Lo Squalo fino ai recenti film del noto regista, arricchendo la visione documentaristica alle dichiarazioni dello stesso Spielberg assieme ad altri nomi noti che hanno lavorato con lui quali Martin Scorsese, George Lucas, Francis Ford Coppola Brian DePalma, Christian Bale, Leonardo di Caprio, Laura Dern, Jeff Goldblum, Paul Thomas Anderson, Liam Neeson, Harrison Ford e tanti altri.

Per guardare e giudicare al meglio un prodotto del genere è necessario fare una grande premessa: il prodotto ha una cura maniacale di catturare il sogno e l’immagine simbolo di Spielberg in (quasi) ogni suo film, ma se siete lontanamente ‘esperti’ (che parolone, ma avete capito) del cinema di Spielberg, questo documentario è una prova a sostegno di ogni tipo di tesi.

Non c’è quindi una vera e propria delusione, no, anzi vengono analizzati alcuni aspetti nascosti da tempo dallo stesso regista, quali il brusco rapporto che ha avuto per più di 15 anni con il padre e che ha ricucito soltanto verso la fine degli anni ’90, tanto che lo stesso film Salvate il Soldato Ryan è stato un film che il regista ha dedicato a suo padre.
Ma c’è di più, come la fede ritrovata sul set di Schindler’s List e la fierezza di sentirsi ebreo, situazione che in gioventù aveva ampiamente allontanato quasi vergognandosi di quella sua appartenenza.

Oltre queste piccolezze che peccano di una fame personale di sapere ancor di più di uno dei registi più amati e odiati del cinema – che noi amiamo sempre a grandi polmoni – Spielberg è un documentario pieno, completo e totale come può. Ancora nessuno si era esposto così tanto nell’analizzare e rivalutare uno dei più grandi film di Spielberg tutt’ora sottovalutati, quali il maestoso e imponente Munich. Eppure ciò che rimane del documentario è proprio un aspetto puramente infantile e dal cuore d’oro, di un regista che ha visto e continua a vedere il cinema con gli occhi di un bambino, di qualcuno che vuole ancora emozionarsi e regalare grandi immagini al cinema, per lui e per gli spettatori.

Le voci di corridoio vedono una proiezione speciale su Sky Arte del documentario nei primi mesi del 2018. Vi terremo sicuramente aggiornati.

spielberg hbo susan lacy

Gabriele Barducci
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