
The Punisher, il Punitore targato Netflix
December 7, 2017The Punisher aka il Punitore, visto l’ultima volta nella seconda stagione di Daredevil, è il primo spin-off incentrato interamente sul personaggio ideato da Gerry Conway, Ross Andru e John Romita Sr., che finalmente dopo essere stato il “villain” del Diavolo di Hell’s Kitchen, si concentra a portare a termine il lavoro lasciato in parte irrisolto che lo vedeva alla continua ricerca degli uomini responsabili della morte della sua famiglia.
Ancora una volta sotto produzione Netflix e con Steve Lightfoot come showrunner, John Bernthal torna a rivestire i panni di Frank Castle, un veterano del corpo dei Marines che questa volta scoprirà una cospirazione che viene direttamente dagli affari interni della CIA, e che coinvolgerà anche gli agenti della Homeland Security Dinah Madani (Amber Rose Evah), Sam Stein (Michael Natanson) e Billy Russo (Ben Barnes) il migliore amico di Castle, come lui ex membro dei Marines e adesso a capo di una compagnia militare privata chiamata “Anvil”.
Possiamo dire senza troppi giri di parole che questa nuova trasposizione cinematografica del Punitore è sicuramente la migliore mai vista fino ad oggi su piccolo o grande schermo che sia. Tralasciando lo stracult/B-movie con Dolph Lundgren Il Vendicatore dell’89 diretto da Mark Goldbatt, il personaggio di Castle era già stato portato al cinema nella prima ondata di film Marvel (Spider-Man, X-Men, Blade) da Thomas Jane nel 2004 con la regia di Jonathan Hensleigh, e successivamente da Ray Stevenson (che dopo questa parentesi ha interpretato l’amico asgardiano di Thor, Volstagg) nel bistrattato e super criticato Punisher: War Zone per la regia di Lexi Alexander in cui si respirava tutta l’aria di violenza, trash e cattiveria dei fumetti della serie MAX di Gareth Ennis.
Entrambi i due film non erano esenti da difetti e avevano comunque i loro momenti riusciti, tant’è che comunque al di là dell’insuccesso al box-office (e anche di critica) dei due film, alcuni elementi o aspetti sono in qualche modo omaggiati o ricordati dallo showrunner Lightfoot. Quello che rende questo nuovo adattamento cosi riuscito è senza dubbio la sua sceneggiatura e il carisma e la bravura di Bernthal (Baby Driver, Fury, The Walking Dead), il suo modus operandi, molto simile a quello di attori come Tom Hardy, forti della loro presenza scenica (e fisica) ma che nei momenti in cui si richiede espressività ed emozioni non sono da meno. Bernthal è un moderno e perfetto Punitore, adattando la storia del fumetto originale ai giorni d’oggi (quindi guerra in Afghanistan e non in Vietnam come nei precedenti adattamenti) e contestualizzandolo senza dimenticare di rispettare l’onore ma anche gli aspetti negativi del corpo dei Marines e degli ex veterani che non sempre riescono a tornare alla vita di tutti i giorni (c’è tanto anche dell’American Sniper di Clint Eastwood, tant’è che i soldati del film di Eastwood sfoggiavano il simbolo del teschio sui giubbotti anti-proiettili). Altro aspetto riuscito del film è il suo essere contaminato dal genere “buddy cop” (Arma Letale), sì perché questa volta il Punitore farà coppia con David Liberman aka Micro (Ebon Moss-Bachrach) un ex analista dell’NSA che pur di proteggere la sua famiglia dalla cospirazione di William Rowlins (Paul Shulze) si fingerà morto e aiuterà Castle nella sua punizione contro gli uomini responsabili di avergli fatto commettere delle azioni imperdonabili durante il periodo delle missioni in Afghanistan.
Marvel’s The Punisher non manca come ogni serie o film tratto dai comics che si rispetti di accontentare i fan con easter eggs e cosa ancora più importante per il personaggio, un altissimo tasso di violenza (veramente pazzeschi gli ultimi tre episodi che ricordano molto le sparatorie di John Wick) oltre che riferimenti al ciclo fumettistico, senza troppo entrare nel dettaglio possiamo dirvi che, nella seconda stagione rivedremo un personaggio già precedentemente portato sullo schermo, anche se sotto una nuova e sicuramente più accattivante prospettiva, per cui non ci resta che attendere e vedere l’evolversi di quella che al momento è la migliore serie Netflix dedicata ai personaggi Marvel.
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