
Avengers – Infinity War, il capolavoro dei Marvel Studios
May 25, 2018È probabilmente il cinecomics più atteso di sempre.
Avengers – Infinity War, terzo capitolo che vede riuniti tutti i vendicatori e personaggi principali del MCU in un unico film. Sono passati ben dieci anni da quando tutto ebbe inizio con il primo Iron Man di Jon Favreau nel 2008, da lì in poi, sempre sotto l’ala protettiva del presidente e Deus Ex Machina Kevin Feige, la Marvel ha non solo incassato milioni su milioni, ma è anche riuscita là dove in tanti hanno fallito (vedi DC e i vari progetti Fox, tra alti e bassi), cioè creare una propria casa di produzione con un’idea alla base che avrebbe visto tanti “piccoli” film legarsi sotto un unico filo conduttore che culminerà definitivamente l’anno prossimo con un quarto film, ancora senza titolo, che verrà nuovamente diretto dai fratelli Russo (Captain America: Winter Soldier, Civil War).
Ci sono voluti dieci anni affinché i sogni di ogni nerd e fanboy Marvel si avverassero.
Sicuramente Kevin Feige aveva già ideato buona parte del piano quando alla fine dei titoli di coda del primo Iron Man, comparve nella penombra della sala grande di casa Stark l’agente e capo dello Shield (la divisione speciale di agenti tra cui figurano due dei membri degli Avengers, Vedova Nera e Occhio di Falco) Nick Fury, (Samuel L. Jackson) che informò Stark (Robert Downey Jr.) di non essere l’unico supereroe sulla terra.
Sempre nello stesso anno, seguì L’Incredibile Hulk di Louis Leterrier (Danny The Dog), narrante le vicende del dott. Bruce Banner a seguito di una ricerca per il suo “male” in giro per il mondo con Edward Norton protagonista, attore che successivamente verrà rimpiazzato da Mark Ruffalo per le solite divergenze creative.
Seguirono negli anni, dopo i successivi film stand-alone su Thor, Captain America e infine il primo film corale che ha visto riuniti per la prima volta in un unico film, sotto la regia di Joss Whedon, gli AVENGERS aka I VENDICATORI.
A seguito dell’enorme successo intercontinentale del film con un incasso globale di 1.518.812,988 $, il CEO e presidente ha iniziato a sviluppare delle FASI in cui i vari personaggi e supereroi sarebbero stati collegati nonostante lo sviluppo delle loro corrispettive storie stand-alone, da un unico filo conduttore che rimanda all’opera cartacea di Jim Starlin, George Pérez e Ron Lim, “Infinity Gauntlet” aka “Il Guanto dell’Infinito”. Ogni singolo film sviluppato da vari e differenti registi provenienti da background e sottoculture differenti, ha generato film dal successo più o meno prevedibile.
Inaspettato ad esempio, è stato il successo di Black Panther, primo superhero movie con gran parte del cast di colore che portò sulla scena non solo i classici effetti speciali e straordinarie avventure supereroistiche, ma anche contenuti sul razzismo, la cultura e quanto di recente è accaduto nel mondo dello showbiz di Hollywood post scandalo Weinstein, dando maggiore spessore e carattere alle protagoniste femminili.
Non a caso nel film di Coogler, è la co-protagonista Danai Gurira (La Michonne della serie AMC The Walking Dead) ad essere decisamente più “Badass” del protagonista.
Ovviamente tra i vari registi e sottogeneri differenti dei film, ne abbiamo alcuni provenienti da film di genere come James Gunn (Guardiani della Galassia, Vol. 2), Scott Derrickson (Dr. Strange) e ultimo -ma non ultimo per importanza- Taika Waititi che prima di Thor Ragnarok aveva diretto la commedia horror What We Do In the Shadows, piccolo gioiellino horror-comedy sui vampiri e licantropi.
A fronte di numerosi film con differenti registi e stili, non era facile inserire gli oltre trenta personaggi del MCU, oltre l’introduzione di nuovi, tra cui ovviamente il folle titano interpretato dal carismatico Josh Brolin (Non è un paese per Vecchi, Sicario) che tra poco ritroveremo nelle sale cinematografiche nelle parti di Cable, altro (anti)villain del Marvel Universe nel sequel di Deadpool, il mercenario chiacchierone. A dispetto di ciò, Anthony e Joe, sono riusciti a creare un film dove nessuno dei nostri protagonisti viene snaturato e dove si respira un’aria diversa per ogni personaggio di ogni singolo film standalone, senza snaturare e stravolgere l’idea originale alla base e quello che i singoli registi hanno apportato per rendere ogni personaggio unico e speciale. Una delle cose più straordinarie del film è il suo continuo evolvere e maturare dei personaggi, in cui ovviamente ritroviamo molti di loro non più “in azione” ma in fuga (Captain America e la sua squadra con Falcon e Vedova Nera), Thor che più di tutti forse dimostra di essere arrivato al suo conclusivo cammino e ultimo lo splendido rapporto padre-figlio tra Tony Stark e Peter Parker.
Tutti feels che sono stati sapientemente costruiti con i vari film e che hanno portato il pubblico ad affezionarsi in modo quasi morboso dopo tutti questi anni (e film). Ovviamente a rubare la scena non poteva che essere la new entry Thanos. Il folle titano, interpretato da Brolin sembra uscito direttamente dalla penna di Jim Starlin, tra l’altro personaggio che strizza fortemente l’occhio al rivale di casa DC, Darkseid, dal quale Starlin ha preso ispirazione grazie ai consigli dell’amico Jack Kirby. E anche se nel film DC Justice League lo sentiamo solo nominare da Steppenwolf, in Avengers abbiamo finalmente l’opportunità di vederlo (sotto una perfetta e straordinaria motion capture dei movimenti ed espressioni di Brolin) e di sentire le motivazioni che lo spingono a compiere il suo piano di decimazione casuale della popolazione mondiale, grazie all’utilizzo delle gemme dell’infinito. Infinity War non è soltanto il film dei sogni di ogni nerd, ma rispecchia anche i problemi della società moderna, la paura (attacco alieno-attacco tra le grandi superpotenze USA e Nord Corea con i loro missili nucleari) la perdita, il significato della parola sacrificio, l’amore.
Tutto quello che il cinema ha sempre rappresentato oltre il mero intrattenimento, Avengers lo incarna alla perfezione, è L’Impero Colpisce ancora – o se preferite – Le Due Torri dei nostri giorni e per le generazioni future. Un film che colpisce forte lo spettatore e lo demolisce, ricostruendo e rimettendo le carte in tavola per un gioco forse più complesso (o paraculo, c’è sempre l’eventuale possibilità di riavvolgere indietro il tempo con la gemma del Dottor Strange? chi lo sa!) – Domande a cui troveremo risposta il prossimo anno con il capitolo conclusivo che dovrebbe segnare la fine di un grande ciclo e probabilmente l’inizio di uno nuovo. Adesso che la Diseny ha anche acquistato la FOX (e quindi i suoi Fantastici 4, Deadpool e X-Men) il passo verso l’epopea definitiva Marvel è sempre più vicino e le possibilità sono infinite e meravigliose. Non ci resta che aspettare e vedere.
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