Jurassic World – Il Dominio, ridateci J.A. Bayona!

Jurassic World – Il Dominio, ridateci J.A. Bayona!

June 6, 2022 0 By Gabriele Barducci

Con Jurassic World – Fallen Kingdom è successo qualcosa di incredibile, ovvero la possibilità di espandere il discorso da blockbuster giurassico attorno un mantello strettamente autoriale. In qualche modo le critiche al primo Jurassic World si sono sciolte come neve al sole: era necessario ripartire da un retaggio preesistente come quello di Jurassic Park, dunque l’idea di un nuovo parco – questa volta attivo e funzionante – era ottima. Poi possiamo discutere sul fatto che l’ibrido dinosauro sia un’idea cinematograficamente bislacca, ma sempre presente nei libri di Michael Crichton, e che alcuni eventi sia assai discutibili, ma il film era intrattenimento divertente e di gran gusto.

Fallen Kingdom dimostrava che al mero intrattenimento, Jurassic World poteva e doveva parlare di altro, riuscendoci in grande stile, infatti da quella decisione finale di liberare i dinosauri nel mondo civilizzato, la bambina clone (elemento che ha mandato in tilt molti spettatori) ha interiorizzato e fatto sua un’azione importante, quella della responsabilità: in un mondo dove gli uomini hanno giocato a fare Dio e a clonare animali estinti, adesso è giusto che gli stessi siano sotto la diretta responsabilità di chi li ha creati? Mentre l’uomo non risponde, una bambina clone, che condivide la stessa natura di questi animali, risponde e decide per la libertà.

Prendete tutto il buono fatto da questo film e gettatelo oltre il recinto, perché Universal ha deciso che il terzo e ultimo capitolo del franchise doveva essere girato nel pieno della pandemia Covid-19, chiudendo attori e troupe tecnica in un albergo e facendo girare tutte le scene tramite apposito green screen, incollando poi tutto il girato in post produzione.

Il risultato finale purtroppo è quanto di più lontano ci si potesse aspettare dalle premesse iniziali, con un film che a livello di continuità di immagine è un disastro completo, con tanto di riprese strette sul viso per nascondere il montaggio serrato e il lavoro di taglio e di cucitura, ma l’errore più grande è quello di aver tacitamente annientato tutto il lavoro effettuato sul capitolo precedente, con pesanti e ingiustificati retcon atti ad allontanare la vicenda di questo film, lontano dall’essere un sequel di Fallen Kingdom e farlo diventare un sequel diretto di Jurassic World, il primo capitolo.

Alla gestione bislacca dunque si aggiunge tacitamente il non rispetto di quello che era riuscito a costruire il franchise prima di questo film che, per forza di cosa, è un piccolo mostro fi Frankenstein proprio per la sua natura spezzettata nelle riprese.

Il film è stato girato in diciotto mesi, quasi un anno e mezzo di difficoltà per porre fine a un film che sembrava stare stretto a tutti, anche la vecchia trinità protagonista di Jurassic Park che qui torna solo per compiacere i fan e nulla più.

In una bolla social e web che si smuove a inizializzare petizioni per ogni stupidaggine che gira sulla faccia della Terra, cominciamo con il capire che produzioni del genere, mosse per necessità e tempismi sbagliati (perché non si è potuto attendere un periodo più tranquillo per girare il film? Capiamo la necessità di fare cassa, ma neanche girare in piena emergenza, restituendo un prodotto palesemente fallata) sono alla stregua di un ordine che non ci soddisfa su Amazon. Come si fa il reso di questo film e cancellarlo dalla memoria?

Gabriele Barducci