
Predestination, tempo al tempo
July 2, 2015 Il caldo è arrivato e ci abbatte facilmente, ma credo che uscire di casa, affrontare il sudore tra le gambe mentre si guida (la cosa peggiore per un uomo) e chiedere alla tizia dietro il bancone con il trucco sugli occhi ancora non sbavato, grazie all’aria condizionata del cinema e/o multisala, un biglietto per Predestination, valga tutta la fatica e invidia raccontata.
E’ praticamente impossibile scrivere di Predestination senza cadere nello spoiler, ma dalla premessa iniziale, l’intento è quello di farvi arrivare al punto finale di questo post, spengere il computer e fiondarvi in sala.
Predestination è vita. Predestination è morte. Predestination è rinascita. Predestination è tempo.
Un film di fantascienza dove non vediamo prediligere tonnellate di effetti speciali, ma solo la conseguenza che la fantascienza ha sugli uomini.
L’androide David di Prometheus, poco prima di ‘infettare’ Charlie, alla domanda “perchè ci avete creato?” riceve da esso la risposta “perchè ne siamo stati capaci”.
L’uomo è capace di viaggiare nel tempo e usa questo mezzo per prevenire attentati terroristici. C’è proprio una task force che usa questo mezzo per il bene dell’umanità, ma dimenticatevi oggetti futuristici, luci ed esplosioni di particelle; il viaggio nel tempo è stato scoperto negli anni ’80, lo stesso periodo in cui il film è ambientato.
C’è quindi una raffinatezza nella messa in scena, una voglia di parlare in materia teoria dei viaggi nel tempo, senza troppi effetti speciali inutili, basta tagliare nel momento adatto e il personaggio che era lì, un millisecondo dopo non ci sarà più. Mettici anche dei fogli che volano via e l’effetto del viaggio nel tempo è presto servito.
Ma se l’uomo è stato capace di inventare, scoprire il viaggio nel tempo, è anche autorizzato ad usarlo? Rompere, tagliare, modificare il flusso del tempo sappiamo che non ha mai portato fortuna ai nostri protagonisti, ma qui come da titolo, si parla di ‘predestinazione’.
Il predestinato o anzi, predestinata è Sarah Snook, magnetica, perfetta, anche se il primo impatto con lei sarà come se stesse partecipando ad una sfilata cosplay e il suo è quello di David Bowie. O magari non è solo cosplay. Ma ho già detto troppo.
Una donna, un barista (il sempre ottimo Ethan Hawke) e una storia da raccontare.
Predestination è il classico film di fantascienza amato dalla scrivente, uno di quelli che hanno una struttura narrativa ben disposta, un film che punta più su teorie e chiacchiere che a masturbazione di effetti speciali.
Come tale è il tema trattato, qui il tempo è tutto, il tempo cambia le cose ed è il marchio universale sulla pelle di ogni essere vivente.
La pelle, il corpo, l’identità hanno un ruolo predominante, condite da un sapore quasi cronenberghiano nel raccontare la mutazione che il tempo porta alle due persone che si trovano una davanti l’altra.
Predestination è uno di quei film per cui abbiamo iniziato il progetto Vero Cinema.
Questo 2015 è stato l’anno della fantascienza ma nessuno se ne è accorto. Perchè?
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