TFF33 – The Devil’s Candy, l’inno horror alla musica metal

TFF33 – The Devil’s Candy, l’inno horror alla musica metal

November 24, 2015 0 By Simone Tarditi

“Most people don’t like metal”. Chitarre Gibson Flying V, musica metal, satanismo, possessioni demoniache, infanticidi, matricidi. Gli elementi per definire The Devil’s Candy un immediato cult del genere horror ci sono tutti.
Il nuovo film scritto e diretto da Sean Byrne (autore del notevole The Loved Ones) è la storia di una famiglia in apparenza anormale e del vortice infernale in cui viene trascinata dopo essersi trasferita in una casa abitata da una forza oscura, che ha già reso folle il precedente inquilino, desideroso di farci ritorno a tutti i costi.
Il protagonista Jesse Hellman (l’ottimo e irriconoscibile Ethan Embry, apprezzato due anni fa con Cheap Thrills), padre di famiglia metallaro fino al midollo, rompe ogni preconcetto riguardo a ciò che un genitore deve sembrare. Look trasandato, capelli lunghi e unti, barba ispida, tatuaggi, ovvero tutto ciò che l’ignorante provincia perbene americana odia e contro cui vuole puntare il suo dito moralizzatore. Ma tutto ciò non si vede in The Devil’s Candy perché il film si rivolge direttamente allo spettatore, sia al perbenista sia al metallaro (o, semplicemente, chi è abbastanza intelligente da non categorizzare le persone per via dei loro gusti o delle loro passioni) lasciando perdere l’intermediario narrativo costituito dal classico personaggio secondario nei confronti del quale ci si può avvicinare o prendere le distanze.

The Devil’s Candy, prima ancora di essere un thriller/horror, è un film sul ruolo dei padri e su quello delle figlie, sulle responsabilità dell’avere una famiglia e di fare di tutto pur di tenerla unita, ma è anche una metafora efficace sull’essere posseduti da ciò che si produce, dal proprio lavoro, dalle proprie passioni (Jesse è un pittore e la sua professione sarà specchio di ciò che gli sta capitando).
La celebre espressione vendere l’anima al diavolo trova qui una nuova efficace applicazione.
Di grande effetto il tappeto musicale che la band Sunn O))) è riuscita a creare per il film.

Simone Tarditi
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