Sausage Party, ironico, volgare e spudorato. Il Seth Rogen che ci piace

Sausage Party, ironico, volgare e spudorato. Il Seth Rogen che ci piace

October 27, 2016 0 By Gabriele Barducci

Non ho molto seguito la campagna marketing italiana di Sausage Party ma spero che da qualche parte ci sia un avvertimento o almeno una censura VM18, ma credo che una veloce occhiata al trailer possa bastare per capire la natura del progetto in questione.
Gli Apatow Boys ormai sono una realtà solida ed è proprio grazie a questa realtà che con gli anni mi sono innamorato della leggerezza e genialità di gente come Seth Rogen e James Franco, a cui seguono sempre Jonah Hill, Danny McBride, Craig Robinson, Michael Cera, Paul Rudd e diavolo, si potrebbe continuare per un’altra decina di nomi.

Tutti i loro film, sono delle grande feste di amici tra piazza, erba e discorsi non-sense ed è quello che, in particolar modo, ha sempre attirato lo scrivente, pur nella retorica e nella ripetitività dei film da loro scritti o firmati, ma riescono tuttavia a essere film sempre liberi da vincoli, a furia di attendere anni per vederlo realizzato. Sausage Party rientra in questa categoria, più di sei anni tra realizzazione, fondi di produzione e trovare un distributore abbastanza coraggioso da portare a livello globale il film.
La trama è delle più semplici, spostate la famosa domanda proprosta da Toy Story ai prodotti alimentari di ogni tipo e in special modo: come vivono la loro attesa nei supermercati, ansiosi di essere ‘scelti’ dalle divinità (le persone) ed essere portati in un ipotetico paradiso fatto di gioia?
Ecco quindi Sausage Party, film in computer grafica che già dal trailer mostra le sue carte e/o potenzialità: l’eccessiva volgarità dell’opera.
Abituati ad un cinema d’animazione che privilegia la narrativa adolescente, già dalle prime battute del film ci troveremo come Alice nel Paese delle Meraviglie, totalmente spaesati a sentire costanti volgarità, parolacce e sogni erotici etero e omosessuali da parte di questa gran varietà di protagonisti, in particolar modo vivremo da vicino le avventure della salsiccia Frank che oltre a rincorrere il sogno di poter ‘penetrare’ la panina Brenda in vista dei prossimi festeggiamenti del 4 luglio, scoprirà anche la realtà attorno al falso paradiso che celebrano: le ‘divinità’ scelgono questi prodotto solo per mangiarli e ucciderli, il tutto mostrato in una sequenza da far impazzire i fan del genere horror.

Press Kit stampa molto sobri. Grazie.

Press Kit stampa molto sobri. Grazie.

Tolto qualche riferimento a Terminator 2, Titanic, Salvate il Soldato Ryan e altre pellicole, più un accenno metacinematografico finale talmente raffinato da essere inarrivabile, forse il voler incentrare tutto il film su una costante volgarità ha reso l’avventura priva di emozioni e sterile, relegando quindi il film a mero intrattenimento eccessivo e volgare. Nulla di più.
Ma nonostante tutto si ama lo stesso il team di creazione (e doppiatori) che hanno lavorato a questo film. Qualcuno griderà all’originalità, altri spocchiosi tireranno fuori altre pellicole annunciando che “un film del genere già c’era” e in tutto questo, nessuno più riesce a divertirsi nel vedere un film.

Gabriele Barducci
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