Family Romance LLC, Herzog anima di plastica

Family Romance LLC, Herzog anima di plastica

August 6, 2020 0 By Simone Tarditi

Fra cent’anni, di The Mandalorian si ricorderanno le influenze leoniane degli spaghetti western e l’adorabile pupazzo animatronic di Baby Yoda. Su quest’ultimo, è Werner Herzog a spendere le parole più significative in molte interviste, andando a descrivere la meravigliosa creatura tecnologica che ha incantato lui stesso e gli spettatori di tutto il mondo. Chi ha visto la serie, sa di cosa si sta parlando.

In The Mandalorian Herzog interpreta uno dei cattivoni, anzi, il peggiore. Il Cliente è uno spregevole personaggio che vuole impossessarsi di Baby Yoda solo per vivisezionarlo ed estrapolarne il codice genetico. Vuole scoprire perché quell’essere sia così perfetto, da dove provenga la sua Forza, quali i poteri. Il Cliente dura una manciata di puntate e poi fa la fine che si merita. La domanda a monte è però un’altra, non legata all’universo fantascientifico, ma alla vita vera: cosa ci fa Werner Herzog in un progetto di Star Wars? Due risposte. A – Si tratta di un uomo sempre alla ricerca di esperienze nuove (e la sua intera carriera lo testimonia). B – I soldi.

Con il cachet di The Mandalorian (addirittura con il solo anticipo!), il regista tedesco ha potuto finanziare nuovi film, come Family Romance LLC. Vicenda semplice, ambientata nel Giappone odierno: Yuichi Ishi gestisce una società che si occupa di sostituire genitori, partner, figli. Come su ordinazione o appuntamento, l’uomo veste i panni di un altro così da colmare un vuoto emotivo in coloro che lo “affittano”. Un individuo in prestito, per qualche ora. Gli affari sono ottimi perché l’illusione fa star meglio della consapevolezza.

Herzog Family Romance LLC recensione film ita

Family Romance LLC è un’opera completa, dalle fortissime implicazioni extra-cinematografiche, come da tradizione per Herzog. La reificazione colpisce tanto i viventi quanto Tokyo, una città senz’anima che sa offrire ogni genere di intrattenimento. Dai treni che viaggiano con una perfezione temporale da far rabbrividire ai robot della Fortuna o quelli che accolgono in albergo, è come se tutto il reale fosse stato addomesticato secondo le esigenze di ognuno. Un mondo senza più un cuore selvaggio. Il lavoro di Yuichi è emblematico: il processo di bambolottizzazione a cui si è coscientemente sottoposto è simile a quello a cui si lascia andare la gente attorno a lui. Senza macro-differenze, i gesti e le parole ripetute in serie non conservano più nulla di umano, lo si vede in ogni scena. “Da dove vengo tutto è truffa, e se fossi una truffa anch’io?”, citando una canzone del rapper Marracash.

Attenzione però, il cineasta non insiste sul fatto che noi tutti recitiamo una parte, ma che, per saperci orientare nella vita, dobbiamo sapere quali battute usare. La cibernetica è il futuro del mondo? È questo il necessario step evolutivo che ci aspetta? Anche gli automi ameranno guardare i ciliegi in fiore? Con briciole di pane su mani d’acciaio, daranno loro da mangiare ai passerotti affamati?

Simone Tarditi