
Tuttavia: quadro di Felice Casorati diventa un film
June 2, 2021 0 By Simone TarditiCercando dei video sul pittore novarese, poi trapiantato a Torino, Felice Casorati (1883-1963) può capitare d’imbattersi in qualcosa di inaspettato. E ciò che è inatteso è spesso anche sorprendente, come nel caso di Tuttavia, un breve film del 2014 nato dalla sinergia tra Mototake Makishima, regista giapponese, e il duo Metz+Racine, la cui esperienza nel mondo della fotografia ha prodotto risultati notevoli e globalmente apprezzati. Tuttavia è un esperimento cinematografico di rara e soave potenza che trova la sua unicità nel non-utilizzo di attori o voice over. Parlano gli oggetti, il loro cambiare, le ombre che essi creano sulla superficie su cui poggiano. L’immagine guida, l’origine del progetto, è quella di un celebre dipinto del summenzionato Felice Casorati, Le uova sul libro. Elemento spesso presente nelle sue tele, le uova assurgono qui a qualcosa di più del semplice alimento, come si evince dalla chiacchierata con Mototake e Metz+Racine. Il lettore potrà trovare un link per visionare Tuttavia in coda all’intervista.
Partiamo dall’inizio. Com’è cominciato tutto?
Mototake Makishima: quando ho concepito l’idea per Tuttavia mi sono immaginata un cortometraggio i cui unici protagonisti fossero degli oggetti. Comunicare il loro simbolismo sarebbe stata infatti la chiave di volta. A ciò devo aggiungere che mia moglie Eve Racine e la sua partner lavorativa Barbara Metz sono affermate fotografe di nature morte: danno letteralmente “vita” agli oggetti e il loro lavoro è ben conosciuto per la qualità poetica delle opere prodotte. È stato quindi naturale metterci a collaborare per questo progetto. Un contributo fondamentale per creare la giusta atmosfera del quadro di Casorati e dell’Italia degli anni ’40 è stato dato dal direttore della fotografia, l’italiano Alessio Valori.
Barbara Metz ed Eve Racine: sì, come ha detto Mototake, ci occupiamo di fotografia da molto tempo; il movimento è sempre stato un elemento inerente nelle immagini da noi create e all’epoca avevamo anche iniziato a dirigere dei video. Mototake in questo campo aveva più esperienza di noi quindi Tuttavia è stata l’opportunità perfetta di unire le nostre forze. Per noi si è trattato di un progetto molto personale e abbiamo anche apprezzato il fatto di partecipare ai festival di York e Dresden dove il film è stato presentato. Tuttavia è stato auto-finanziato, è un vero atto d’amore, nonché una gradita pausa dai lavori che facciamo su commissione.
Perché la scelta è ricaduta proprio su questo dipinto di Felice Casorati e non su un altro?
Mototake Makishima: abbiamo scoperto il quadro di Casorati in un libro sulle nature morte preso all’Estorick Collection of Modern Italian Art di Londra. La simbologia degli oggetti ritratti era così evidente da spingermi ad approfondire sia l’artista sia il contesto storico legato al dipinto. Nello stesso periodo Barbara ed Eve stavano realizzando attraverso degli esperimenti chimici la cover di un album degli Architecture in Helsinki, una band australiana. Un giorno Eve mi ha mostrato quello che stavano combinando e improvvisamente il mondo di Casorati e la scienza si sono uniti.
Barbara Metz ed Eve Racine: il quadro di Casorati ci ha affascinato non solo per la sua bellezza, ma anche per il suo carico di significati. Esso ha un aspetto apparentemente di grande calma, ma il binomio forza-fragilità rappresentato dalle uova porta con sé una simbologia importante. Il libro raffigurato è chiuso, non si sa con certezza cosa contenga, e le uova sulla sua sommità sembrano perfettamente intatte. Eppure il 1949, data del dipinto, dista solo qualche anno dalla guerra.
L’ambientazione del vostro film è per l’appunto proprio quella della seconda guerra mondiale. Cosa vi ha ispirato?
Mototake Makishima: le tonalità di colore sono delicate nel dipinto di Casorati, verrebbe da dire che riflettono un periodo di insicurezza nell’Italia post-bellica. Allo stesso tempo però le uova rappresentano speranza per il futuro, come se una nuova vita non aspettasse altro che iniziare. Il libro invece può essere metafora di una conoscenza accumulata fino a quel punto. Ecco che quindi abbiamo pensato e immaginato quale può essere stata l’ispirazione di Casorati dopo le turbolenze storiche della seconda guerra mondiale. Per la narrazione di Tuttavia si è trattato per noi di creare un ponte tra l’esperienza bellica e quella del quadro.
La scelta del titolo com’è avvenuta?
Mototake Makishima: la parola “Tuttavia” incarna il senso del nostro film: sia l’idea di un’Italia in trasformazione sia, in un certo modo, il rapporto di causa-effetto della guerra rappresentato dall’opera di Casorati. Il conflitto bellico ha diviso famiglie e distrutto esistenze, ma la vita va avanti comunque e gradualmente ritorna la quotidianità e l’idea di un futuro.
Barbara Metz ed Eve Racine: abbiamo cercato a lungo un titolo adatto e Tuttavia ci è parsa la scelta migliore per convogliare assieme il concetto di speranza con quello di dolore. Crediamo che il “paesaggio sonoro” di Golden Hum, che ha usato un organo rotto per creare una musica viscerale, accompagnino lo storytelling senza che esso risulti un’ovvietà.
(Intervista realizzata da Simone Tarditi nel mese di maggio 2021)
Into this world we're thrown".
-Jim Morrison
- 71SSIFF: Un silence, l’omertà di una famiglia - September 26, 2023
- Le palle d’acciaio di The Caine Mutiny Court-Martial - September 11, 2023
- Appunti sparsi su Crimini e misfatti - September 8, 2023
About The Author
"Into this house we're born. Into this world we're thrown". -Jim Morrison