
Più che Tarantino, Bullet Train è il figlioccio di Guy Ritchie
August 31, 2022 0 By Gabriele BarducciLa spassosissima situazione dove qualunque prodotto deve per forza assomigliarne ad un altro, e un altro ancora e ancora fino a spogliare un film di ogni elemento pur di trovarne una collocazione generalista in un discorso cinematografico più ampio.
SI fa un gran parlare di Bullet Train, di come sia estremamente irriverente, colorato, divertente, pop e pulp. Viviamo una realtà ove qualunque cosa si avvicini all’etichetta Pulp, ecco diventare subito accostata a Tarantino. Eppure Bullet Train è molto, molto di più, assai più lontano da Tarantino per somigliare al Cinema veloce e ipercinetico di Guy Ritchie. Anzi, meglio: avete presente quelle produzioni orientali dedicate all’action che si sviluppano per livelli? Esattamente come un videogioco, si inizia con un punto relativamente acclimatante per lo spettatore, per poi esplodere in un esercizio di stile, tecnica ed azione fuori dal coro, dove al netto del contesto su cui si costruisce il film (un treno, un manipolo di assassini a bordo, una valigetta da recuperare, un boss criminale che sembra tirare le fila di tutto), il resto è un susseguirsi di continue evoluzioni, storie parallele, parentesi di ogni personaggio che va ad arricchire il semplicistico scheletro narrativo.
Parliamo dunque di un film dove anche una piccola bottiglietta di plastica contenente acqua si merita un capitolo e una storia da protagonista principale.
Ciò non toglie che Bullet Train è comunque un film godibilissimo nella sua cornice di film d’azione, pur esagerando talmente tanto nel finale da risultare più barocco di quanto non volesse far intendere. Il blockbuster dell’estate, condito da umorismo spicciolo, tanta azione e personaggi sicuramente attraenti, infiocchettati nelle loro caratteristiche come stilemi estetici, per una grossa mappa dove unire i puntini e lasciarsi coccolare dalla forza della narrazione, semplice e diretta. E per i piccoli obiettivi prefissati, va più che bene.
`Cause tramps like us, baby we were born to run"
- Bruce Springsteen
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